A
Laboratorio Europa, nelle colline di Susegana, si sono incontrati i
borghi dell'Azione Collinando,
nel
quadro delle iniziative di informazione del progetto 'Comunicare per
Esistere 2015', promosso dalla rete dei borghi europei del gusto e
dall'associazione l'Altratavola.
La
buona cucina della Trattoria da Checco a Colfosco di Susegana (giusto
sul Colle della Tombola) ha sottolineato l'evento.
Il
toponimo del Colle della Tombola deriva da "tumba" cioè
sporgenza di terreno, rialzo di terra. Dalla sua sommità (m. 255) la
vista spazia sulla pianura circostante e, nelle giornate terse, fino
a Venezia. Sul colle sorse, in età medievale, il perduto castello
dei Conti di Collefusco (Colfosco) dimora di Sofia Da Camino,
sostenitrice della costruzione della cistercense Abbazia di S. Maria
di Sanavalle, oggi Follina (sec. XI). Ciò che rende attraente la
visita del luogo, oltre ai suggestivi ruderi della chiesa di San
Daniele, è il contesto paesaggistico, dolcemente ondulato e di
notevole interesse naturalistico.
I
Colli Bolognesi sono la classica meta per una gita fuori porta con
sosta in trattoria, complici anche gli ottimi vini. Nelle guide
turistiche se ne parla per i numerosi elementi d’interesse tra arte
e storia.
A un
tiro di schioppo dalla città ci si ritrova immersi nella pace della
campagna e non importa quale sia la stagione per restarne incantati;
per la buona tavola ci sono trattorie e agriturismi a tenere alta la
tradizione della cucina bolognese; quanto ai vini, basti citare il
Pignoletto, assurto alle migliori quotazioni enologiche, capofila di
una produzione di prim’ordine; non manca una sorpresa, il tartufo
bianco di Savigno, con tutto quello che ne può conseguire in fatto
di soddisfazioni gastronomiche. Per mettersi la coscienza in pace i
Colli offrono anche belle opportunità di turismo culturale.
Monselice
e i Colli Euganei sono stati inseriti nel circuito, dopo l'ultima
visita gustosa di Bruno Sganga (giornalista ed enogastronomo,
ideatore e conduttore delle trasmissioni televisive La verità nel
piatto e Millanta), e la tappa all'Osteria La Campana.
San
Marino ha 'raccontato', grazie all'intervento di un giornalista
romagnolo doc, le proprie eccellenze enogastronomiche.
Il
Collio Sloveno (Brda), dopo una visita dei comunicatori e giornalisti
della rete dei borghi europei del gusto, si è presentato con la
cartella stampa curata direttamente dall'Ente Turistico di Brda.
L'Ente
del Turismo di Buje (Croazia) ha accompagnato gli incontri proponendo
il moscato di Momiano, sede, in novembre, di una festa internazionale
di San Martino.
Il
Consorzio Turistico Terre Ciociare ha raccontato le eccellenze di un
territorio benedetto, mentre
la
Sicilia si è presentata con le colline di Enna.
Vi
sono alcuni tratti comuni a tutte le esperienze : fin dall’antichità
le colline sono sempre state abitate. Il clima favorevole e i dolci
pendii favoriscono l’agricoltura e l’allevamento. Ci sono
numerosi pascoli che permettono un fiorente allevamento di bovini al
nord, ovini e caprini al centro e al sud. Il turismo è assai
sviluppato grazie al clima mite, alle bellezze paesaggistiche e ai
numerosi centri storici che sorgono in molti paesi collinari. Oggi
molti italiani ed europei trascorrono momenti di relax in
agriturismi: casolari immersi nella natura che offrono cibi e
specialità della zona.
L’agricoltura
è molto sviluppata: olivi, viti, alberi da frutto e cereali sono
molto apprezzati anche all’estero. Per poter coltivare anche sui
pendii più ripidi, l’uomo ha costruito terrazzamenti: gradoni
rinforzati con muretti di pietra.